Il termine “Metaverso” , ci porta alla conoscenza di un universo virtuale e interconnesso in continua espansione, tra il mondo fisico e quello virtuale.

Certamente si estenderà su tutti gli aspetti della società attuale sempre più variegata e poliedrica . Basti pensare alla dimensione sociale ed economica, da quella politica a quella emotiva, dal tempo libero al lavoro, fino al mondo della moda e dell’arte e del teatro e della musica .
Parlare di metaverso non è semplice , in quanto esso  è composto da molteplici elementi tecnologici:  realtà virtuale, realtà aumentata, cloud, identità digitali e avatar, AI, NFT, blockchain, IoT . Il mondo giuridico è attento e scrupoloso nel volgere lo sguardo al mondo digitale, interessandosi alle infinite possibilità e opportunità, per esaminare più da vicino le  questioni giuridiche adeguate per regolare la sua complessità.
Vi sono in atto , studi e approfondimenti per definire un quadro normativo che protegga gli utenti e assicuri al contempo l’innovazione . Un argomento molto dibattuto è quello riguardante “ la tutela della proprietà intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale” e del metaverso . Trattasi di una vera  sfida giuridica quella della proprietà virtuale. Diventa possibile per gli utenti interessati poter acquistare, vendere e scambiare beni digitali nell’ambito virtuale, costruendo una nuova forma di economia di scambio.  I professionisti in generale e gli avvocati sono concentrati in modo  particolare sulla proprietà intellettuale e sulla tecnologia dell’informazione . Ciò vuol dire che il Metaverso risulta essere attrattivo e all’avanguardia . Vi sono ampie possibilità di far fare al proprio avatar esperienze mirate per acquistare prodotti o servizi, che non sono di immediato  accesso nella vita di tutti i giorni . Molti giuristi stanno valutando alcuni elementi peculiari che vanno dalla sua stessa creazione fino al suo definirsi in quanto esistono più elementi caratterizzanti ogni aspetto del Metaverso. E’ necessaria una protezione legale specifica, al fine di non incorrere in violazioni di leggi da parte di altri utenti.  Occorre individuare i  diritti di proprietà virtuale e regolamentare la gestione della proprietà intellettuale, inclusi marchi, copyright e brevetti all’interno dello stesso. Addirittura attraverso
Il metaverso sarà fondamentale ricorrere ai contratti intelligenti basati su tecnologia blockchain . Questa tipologia di contratti automatizzati richiedono una conoscenza del quadro normativo delle leggi contrattuali al fine di risolvere le questioni di responsabilità , in caso di conflitti tra le parti . La blockchain,  può anche avere effetti  sulla privacy e sulla protezione dei dati personali.
Nell’ambito virtuale esistono quantità di informazioni personali . Questi dati includono anche  informazioni anagrafiche e di contatto, indicano le varie preferenze di consumo, rendono noti  interessi ed opinioni in riferimento alle attività svolte. Si ritiene che vengono raccolti dati attinenti  alla sfera corporea, come ad esempio ai movimenti oculari, movimenti corporei e perfino quelli attinenti alle onde cerebrali.  Informazioni sulla sfera psicologica, in particolare sugli stati emotivi e sulle reazioni comportamentali delle persone . Pertanto così facendo gli utenti riusciranno agevolmente a condividere una serie di informazioni personali tramite le loro interazioni digitali. Tutto ciò fa aumentare le preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza in rete dei dati . Certamente  l’impiego di strumenti avanzati con  l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, permettono di realizzare analisi e previsioni  precise e utili agli stessi operatori /utenti . Il ricorso a tali metodiche avviene da diverse parti sociali  tra cui governi, partiti politici e aziende.
Tutte le tecnologie impiegate in questo nuovo ambito  presentano dei rischi inerenti alla protezione dei dati personali.
Questi rischi che potrebbero concretizzarsi  tramite  varie forme di impatto, come la perdita del controllo sui dati personali, la discriminazione, l’usurpazione di identità, perdite finanziarie, pregiudizi alla reputazione e numerosi altri danni economici e/o sociali per tutti i soggetti coinvolti sotto diversi profili .
L’approccio “technology neutral” del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR) definisce i limiti giuridici per il Metaverso . La stessa Unione europea sta considerando l’introduzione di nuove norme per disciplinare le nuove forme  della tecnologia e dell’utilizzo dei dati, al fine di proteggere il diritto fondamentale ovvero la tutela della sfera personale.
I soggetti / utenti  che si avvicinano al Metaverso inizialmente possono godere di un vantaggio competitivo (“first to market advantage“). Tuttavia al fine di operare legalmente devono adottare scelte importanti in quanto si trovano a competere in uno spazio in gran parte inesplorato, soprattutto dal punto di vista giuridico.
Tutte le  imprese che intendono operare in questo contesto sono invitate a trattare i dati personali nel rispetto delle obbligazioni previste dal GDPR. Il ricorrere all’adozione di misure e processi per implementare i principi fondamentali applicabili, con dei criteri giuridici  adeguati  per i trattamenti, nonché la preparazione di informative trasparenti e complete. Basti pensare alla gestione dei consensi, alla valutazione d’impatto in caso di nuove tecnologie, all’implementazione di nuove procedure per evitare e gestire in modo immediato possibili violazioni dei dati personali . Inoltre la valutazione del trasferimento dei dati personali in paesi oltre Europa con l’adozione di misure atte a garantire un livello di protezione equivalente a quello europeo.
La normativa privacy impone a tutti gli operatori interessati di approfondire sempre più l’uso di tecnologie di protezione della privacy. Ciò deve avvenire in risposta alla valutazione dei sistemi di intelligenza artificiale in ottica privacy ed etica. Così come la stessa adozione di misure tecniche ed organizzative adeguate in base ai rischi specifici della realtà del Metaverso. La capacità del giurista è dell’operatore economico sta proprio nell’individuare norme  chiare sulla raccolta, l’uso per la conservazione dei dati personali all’interno del sistema interattivo per facilitare gli scambi economici e costruire adottando misure serie ed efficaci un miglioramento dell’economia globale.

Patrizia Valeri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *